Il Manifesto Etico
Abbiamo riunito in alcuni punti la chiave del nostro progetto.
SCEGLIAMO di differenziarci dagli altri Allevatori perché vogliamo riconoscerci in qualcosa che dovrebbe accomunare chiunque allevi ogni razza di cane: IL RISPETTO VERSO L'ANIMALE Siamo convinti che condividere questo progetto serva a fare fronte comune, ad aiutarci l'un l'altro condividendo esperienze, supportardoci nella gestione delle cucciolate essendo uniti. |
I due valori fondanti dell'allevamento etico sono il Rispetto e la Responsabilità.
L’obiettivo di fondo è quello di:
- valorizzare il lavoro che gli allevatori, che si riconoscono in questi valori, stanno facendo;
- dare la possibilità a chi vuole allevare eticamente di trovare confronto, stimolo e aiuto;
- unire in rete gli allevatori etici per incentivare la cultura del rispetto del cane e una proposta di allevamento più responsabile e sostenibile;
- porre alle persone elementi di riflessione rispetto alla reale possibilità di un nuovo modo di allevare, basato su elementi diversi rispetti a quelli classici;
- darsi una forma riconoscibile da proprietari, professionisti del settore, educatori, istruttori, addestratori, medici veterinari, e da parte di tutti coloro che possono essere interessati a saperne di più.
- favorire il cambiamento sociale, verso una società più attenta all'importanza della relazione tra essere umano e cane.
Lo scopo dell’Allevamento Etico diventa quindi quello di cercare Equilibrio tra tutte le dimensioni e proporre dei comportamenti in linea con l’Equilibrio tra questi valori e dimensioni.
Sezione 1
RISPETTO E RESPONSABILITA' NEI CONFRONTI DEL CANE
Allevare eticamente significa riconoscere nel cane il valore dovuto ad ogni essere vivente e senziente.
I due valori fondanti dell'allevamento etico sono il Rispetto e la Responsabilità.
I due valori fondanti dell'allevamento etico sono il Rispetto e la Responsabilità.
Articolo 1
"Rispettare il cane significa riconoscere il suo valore in quanto essere vivente, animale senziente, mammifero, appartenente ad una specifica specie, individuo. "
- Rispettare il cane in quanto essere vivente significa riconoscergli il diritto a vivere ed esprimere il suo essere.
- Rispettare il cane in quanto animale senziente significa riconoscergli il diritto di essere in relazione, di vivere di relazioni, di comunicare, di cercare il proprio benessere, di non subire abusi e maltrattamenti, e di non essere oggetto ma soggetto della propria vita.
- Rispettare il cane in quanto mammifero significa dargli il riconoscimento di appartenere alla stessa classe dell’essere umano, di cogliere le somiglianze presenti in tutti i mammiferi, non solo in termini anatomici e fisiologici, ma anche e soprattutto in termini neurobiologici, che regolano le emozioni e le risposte al mondo.
- Rispettare il cane in quanto essere appartenente ad una determinata specie significa rispettare la sua identità di specie, dal punto di vista etologico, comunicativo, di necessità fisiche, psicologiche, emotive, motivazionali. Significa cercare di comprendere il suo modo di essere, di non proiettare sul cane una visione antropocentrica, ma voler conoscere come vede e vive il mondo.
- Rispettare il cane in quanto individuo significa riconoscere che ogni cane è unico, che la sua identità è un intreccio di dimensioni uniche, frutto in parte della genetica, in parte dell’epigenetica, in parte dello sviluppo ontogenetico dell’individuo, elementi che si declinano l’uno sull'altro. Rispettare il cane in quanto individuo significa riconoscergli il diritto di dirci chi è, di cosa gli piace e cosa non gli piace in quanto individuo, di crescere in maniera serena secondo le sue propensioni.
Articolo 2
La responsabilità nei confronti di stalloni, fattrici e di tutti i cani che vivono con gli allevatori.
- L’Allevatore Etico vive con i propri cani, vive la relazione con loro nella quotidianità, permette ai cani di essere membri del gruppo famigliare, consente loro l’accesso alla casa e alle relazioni familiari, non fa vivere il cane costantemente in box, non fa vivere il cane isolato e/o in situazioni di disagio psico-fisico (freddo, solitudine, pioggia, a catena…), non utilizza metodi coercitivi nei loro confronti, non utilizza punizioni di tipo fisico e psicologico basati sulla violenza e sulla coercizione.
- L'Allevatore Etico vive momenti di condivisione degli spazi, dei momenti, svolge con i propri cani attività, individuali e di gruppo, in casa e fuori casa, tali da dare espressione ai bisogni del cane, delle loro motivazioni, in linea con la razza, con l’età, con il profilo dell’individuo.
- L'Allevatore Etico garantisce ai propri cani la giusta attenzione dal punto di vista nutrizionale, di cura, di relazione, di attenzioni sanitarie.
- L’Allevatore Etico non cede i propri cani, stalloni e fattrici, a terzi al termine del periodo “utile” alla riproduzione, in quando non considera le fattrici e gli stalloni come strumenti di lavoro, attraverso i quali “produrre cuccioli” ma considera i propri cani membri del gruppo famigliare, con i quali vivere l’esperienza della gravidanza e della maternità in maniera responsabile, sana e, per quanto possibile, naturale nei tempi, nei modi, negli approcci, nei momenti importanti (incontro tra maschi e femmine, accoppiamento, gestazione, parto, periodo neonatale dei cuccioli, distacco…).
Articolo 3
La responsabilità nei confronti della madre (fattrice)
- L’allevatore etico considera la fattrice non come “strumento di lavoro e produzione di cuccioli”, ma come compagna di vita e membro del gruppo famigliare.
- Le fattrici sono membri del nucleo familiare, vivono con i proprietari allevatori, vivono la loro vita nel rispetto del loro essere cane.
- Le gravidanze vengono programmate solo con fattrici adulte, che hanno raggiunto la maturità sociale (a seconda della razza e del soggetto indicativamente tra i 2 e i 3 anni di vita).
- L’allevatore etico programma gravidanze dopo aver valutato con attenzione che la possibile fattrice sia adeguata dal punto di vista fisico (sana, senza malattie ereditarie, senza problemi morfologici, displasie, altre tare) che dal punto di vista comportamentale (prosocialità, sicurezza, docilità, adeguatezza relazionale), prestando anche attenzione a quelle che sono le attitudini della razza.
- L’allevatore etico svolge il suo lavoro di “selezione” non solo con l’attenzione alla morfologia e allo standard fisico di razza, ma anche e soprattutto con l’attenzione della competenza della possibile madre in quanto cane, in quanto adulto, in quanto membro di un gruppo.
- L’allevatore etico, prima di tutto, accompagna le fattrici nel percorso di accoppiamento, di gestazione, del parto e della maternità, consapevole che la prima responsabilità è proprio nei confronti della fattrice stessa, in quanto membro adulto del proprio gruppo familiare.
- L’allevatore etico prevede, nei limiti del possibile, il coinvolgimento della fattrice nella valutazione del possibile stallone, attraverso incontri, correttamente gestiti e attenti, tra la fattrice e il possibile stallone, prima dell’inizio del periodo estrale, per vedere l’eventuale compatibilità tra i due soggetti, le modalità di relazione tra di loro e le caratteristiche di socialità di entrambi: questo solo ed esclusivamente se le circostanze lo permettono e in modo sicuro e di tutela dei cani stessi.
Articolo 4
La responsabilità nei confronti dei padri (stalloni)
- L’allevatore etico presta attenzione al benessere anche dello stallone, sia esso di proprietà dell’allevatore stesso, che di proprietà di altri allevatori che di proprietà di terzi non allevatori.
- La scelta dello stallone deve centrarsi, al di là del classico elemento estetico, morfologico e di aderenza allo standard di razza, anche sull'elemento delle competenze relazionali dello stesso, della sua prosocialità, della docilità, della sua capacità di stare in gruppo.
- L’allevatore etico predilige, preferibilmente, la scelta di stalloni che vivono nelle situazioni e condizioni idonee già descritte per i propri cani. In ogni caso l’allevatore etico non sceglie per le proprie cucciolate stalloni di allevatori o proprietari che utilizzano metodi coercitivi, violenti, non rispettosi della dignità del cane, che vivono costantemente in box, a cui non è data possibilità di vivere la relazione con il proprietario in maniera positiva o di vivere esperienze di crescita individuale e relazionale.
Articolo 5
La responsabilità nei confronti dei cuccioli
- L’allevatore etico cura lo sviluppo e la crescita dei cuccioli dalla gravidanza fino al momento in cui andranno nella nuova famiglia, dando la propria disponibilità ad accompagnare i cuccioli anche nella nuova famiglia attraverso indicazioni, attenzioni, suggerimenti, aiuti e supporto ai nuovi proprietari.
- Accompagna la fattrice durante la gestazione, prestandole le dovute attenzioni di tipo assistenziale, sanitario, relazionale, affettivo. Tutto questo ha degli importanti risvolti anche nei cuccioli ancora in pancia, che inizieranno a conoscersi e a riconoscersi attraverso lo stato di benessere della madre.
- Dalla nascita dei cuccioli, l'allevatore etico mette in atto le dovute attenzioni per garantire ai cuccioli un ambiente sano, pulito, positivo, sicuro e stimolante (in base allo specifico momento della crescita).
- Predispone per il parto e per le prime settimane di vita, un ambiente sicuro per i cuccioli e per la madre, con le dovute attenzioni agli aspetti di benessere ambientale (temperatura, luce, pulizia…).
- L’allevatore etico non separa la madre dalla cucciolata, lascia che attraverso la relazione la madre faccia la madre, accudisca i cuccioli per le loro necessità, bisogni e si occupi della loro crescita.
- Si occupa di creare le condizioni necessarie a far sì che i cuccioli vivano, nei giusti momenti, le giuste esperienze; aiuta la madre a svolgere il proprio compito di allevatrice, sostenendola nelle difficoltà, dandole la possibilità di allontanarsi dalla cucciolata in base a quelli che sono i suoi bisogni.
- L’allevatore etico prevede di sostenere la crescita dei cuccioli attraverso attività adeguate alla loro età, un ambiente adeguatamente ricco, che possa favorire l’integrazione dei cuccioli all'interno della famiglia.
- L’allevatore etico prevede di sostenere la crescita dei cuccioli anche attraverso le doverose attività di cura, sanitarie con visite veterinarie adeguate, l’iter vaccinale opportuno, un’alimentazione idonea e di qualità, la pulizia dell’ambiente.
- L’allevatore etico è responsabile della crescita sana del cucciolo, anche rispetto all’ambiente e alla famiglia in cui andrà a vivere dopo l’adozione: l’allevatore etico, per rispetto del cucciolo in quanto individuo in un momento di vita in cui le sue necessità sono molte, le potenzialità di crescita sono molte e le fragilità sono altrettante, si impegna a favorire il processo di integrazione del cucciolo e dell'ambiente famigliare.
- L’allevatore etico è responsabile dell’adozione del cucciolo, valutando con la massima attenzione le caratteristiche della persona o della famiglia in cui il cucciolo andrà a vivere, evitando di affidare i propri cuccioli a persone e famiglie non idonee.
- L’allevatore etico accompagna le nuove famiglie nel percorso di inserimento del cucciolo, attraverso informazioni adeguate sul cucciolo, sia come razza che come individuo, sulle sue necessità e bisogni, e sulle corrette modalità di accoglienza da mettere in atto.
- L’allevatore etico non si rifiuta di aiutare le nuove famiglie nelle difficoltà, finanche alla disponibilità a riaccogliere in casa il proprio cucciolo se la nuova famiglia si riconosce non nelle condizioni o nella situazione di poter proseguire con la cura del cucciolo.
Articolo 6
La responsabilità nei confronti di tutti gli altri cani
- Essere un allevatore etico significa essere responsabile anche di tutti gli altri cani, siano essi altri cani presenti nelle famiglie in cui dovrà essere inserito un cucciolo, siano essi cani senza famiglia che vivono situazioni di disagio: tipicamente i cani dei canili.
- L’allevatore etico si impegna a promuovere e supportare con la propria competenza e il proprio lavoro, le realtà che aiutano i cani senza famiglia, come canili, rifugi, associazioni, attraverso aiuti di tipo professionale, di sostegno, economico.
- L’allevatore etico riconosce l’importanza di valutare con attenzione in quali famiglie l’inserimento di un cucciolo sia positivo e in quali no, e si attiva quindi per promuovere, quando opportuno, l’adozione dei cani di canile, aiutando eventualmente gli interessati ad avvicinarsi ai canili.
Sezione 2
RISPETTO E RESPONSABILITA' NEI CONFRONTI DELLE PERSONE
"Rispetto delle persone significa sapere che il lavoro dell’Allevatore Etico coinvolge altre persone, siano esse altri allevatori, veterinari, educatori cinofili, altri professionisti, nonché e soprattutto i futuri (possibili) proprietari dei suoi cuccioli."
Articolo 7
Rispetto per i colleghi allevatori
Il rispetto degli altri allevatori significa, per l’allevatore etico, riconoscere il valore del lavoro degli altri allevatori, siano essi coloro dai quali ha imparato in tutto o in parte il proprio lavoro, siano gli allevatori con i quali collabora, che coloro con i quali l’Allevatore Etico sceglie di non collaborare in quanto allevatori non in linea con i suoi principi etici: rispettare gli altri allevatori significa mantenere un atteggiamento di correttezza, di rispetto per la persona anche di fronte a dei comportamenti che non riteniamo opportuni o adeguati e verso i quali l’Allevatore Etico ha il dovere comunque di esprimersi, sempre in termini di confronto costruttivo.
Articolo 8
Rispetto per i nuovi proprietari e tutte le persone si rivolgono all'allevatore
Il rispetto per i nuovi (possibili) proprietari si esprime nel momento in cui l’Allevatore Etico entra in relazione con queste persone e mette in atto un atteggiamento di ascolto aperto rispetto alle richieste, alle aspettative e alle modalità, astenendosi dal giudizio sulla persona ma concentrandosi sulle richieste e sulle modalità relazionali che devono essere in linea con il rispetto dei cani e con la responsabilità nei confronti dei nostri cuccioli.
Il rispetto per i nuovi proprietari è anche e soprattutto non nascondere le possibili difficoltà legate al prendere in affidamento un cucciolo, non nascondere eventuali difficoltà o problemi che i cuccioli possono avere o manifestare, mantenere un comportamento aperto, trasparente e rispettoso dell’altro.
Il rispetto per i nuovi proprietari è anche e soprattutto non nascondere le possibili difficoltà legate al prendere in affidamento un cucciolo, non nascondere eventuali difficoltà o problemi che i cuccioli possono avere o manifestare, mantenere un comportamento aperto, trasparente e rispettoso dell’altro.
Articolo 9
Rispetto per tutte le persone
Il rispetto delle altre persone che l’Allevatore Etico deve avere, riguarda il fatto che non tutte le persone necessariamente conoscono e apprezzano i cani, adulti o cuccioli che siano, e si opera per far sì che la convivenza tra cane e essere umano sia sempre più reciprocamente rispettosa.
Sezione 3
IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE
La formazione e l'aggiornamento professionale devono essere i motori che muovono il percorso dell'Allevatore Etico
Articolo 10
Il dovere di formarsi
L'Allevatore Etico non si improvvisa tale: riconosce l'importanza della formazione professionale, il dovere di documentarsi continuamente e di intraprendere percorsi formativi finalizzati ad approfondire la conoscenza del cane, dell'etologia, delle tecniche di allevamento, dell'educazione dei cuccioli. Promuove l'importanza dello studio come strumento di miglioramento della professione, finalizzata al benessere del cane.
Articolo 11
L'importanza del confronto e del supporto tra professionisti
- L'Allevatore Etico riconosce l'importanza della collaborazione con le figure professionali che possono supportarlo nel suo lavoro di allevatore, in particolar modo in quegli ambiti nei quali riconosce di avere delle lacune o, doverosamente, riguardano ambiti professionali specialistici (es. medicina veterinaria).
- L'Allevatore Etico non nega il confronto e il suo supporto a colleghi in difficoltà che chiedono aiuto, suggerimenti o indicazioni, sempre nel rispetto delle competenze professionali.
Il Manifesto dell'Allevatore Etico per PUNTI
1. RISPETTO DEI CANI COME MEMBRI DELLA FAMIGLIA
2. RISPETTO DEI "GIUSTI" TEMPI DELLE MADRI
3. MADRI LIBERE DI STARE IN CUCCIOLATA
4. CUCCIOLATE CRESCIUTE IN AMBIENTE FAMILIARE
5. RISPETTO DEL BENESSERE DI TUTTI I CANI: I NOSTRI CANI, I CUCCIOLI CHE VEDIAMO NASCERE E TUTTI GLI ALTRI, COMPRESI QUELLI CHE VIVONO NEL DISAGIO
6. CONFRONTO E RISPETTO DEGLI ALTRI ALLEVATORI
7. SUPPORTO DELLE FAMIGLIE NELLA CONSAPEVOLEZZA DI AVERE UN CANE IN FAMIGLIA E NELLA VITA
8. FORMAZIONE CONTINUA
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