Vi sarete chiesti ma un cucciolo "che cos'è?" e "come funziona?"
eccovi spiegato brevemente
Gli stadi di sviluppo del cucciolo
Il comportamento di un individuo e la sua natura è la conseguenza di due componenti che interagiscono tra loro: l'ambiente e la genetica.
La genetica è determinata al momento del concepimento, mentre l'ambiente cambia e adatta il genotipo stesso dando origine a un espressione di un comportamento.
Sono stati condotti differenti studi che validano queste tesi, cioè sulla correlazione tra ereditarietà e comportamento sociale portando a noi oggi a capire quanto sia indispensabile esporre precocemente i cuccioli a diversi stimoli.
Questi risultati hanno permesso di suddividere le fasi di crescita del cucciolo in 4 principali fasi di sviluppo del cucciolo in cui l'apprendimento di fatto è facilitato. Spesso vengono definite "sensibili" in quanto periodi di tempo importanti per consolidare lo sviluppo comportamentale e una finestra temporale che è destinata a finire. L'animale è sensibile quindi alle associazioni stabili e durature nel tempo, ovviamente considerando ciascun individuo differente da un altro indipendentemente da razza o da predisposizioni. Il comportamento non è altro che la risultante del continuo interscambio tra individuo e ambiente. La qualità e la durata dell'apprendimento iniziale può avere un significato a lungo termine.
L'apprendimento acquisito durante la fase sensibile non permane fino alla fase adulta del cane, ma richiede che le associazioni siano costantemente confermate e sollecitate. Studi hanno confermato l'esistenza e la durata dei periodi sensibili: in particolare studi effettuati sull'isolamento.
La genetica è determinata al momento del concepimento, mentre l'ambiente cambia e adatta il genotipo stesso dando origine a un espressione di un comportamento.
Sono stati condotti differenti studi che validano queste tesi, cioè sulla correlazione tra ereditarietà e comportamento sociale portando a noi oggi a capire quanto sia indispensabile esporre precocemente i cuccioli a diversi stimoli.
Questi risultati hanno permesso di suddividere le fasi di crescita del cucciolo in 4 principali fasi di sviluppo del cucciolo in cui l'apprendimento di fatto è facilitato. Spesso vengono definite "sensibili" in quanto periodi di tempo importanti per consolidare lo sviluppo comportamentale e una finestra temporale che è destinata a finire. L'animale è sensibile quindi alle associazioni stabili e durature nel tempo, ovviamente considerando ciascun individuo differente da un altro indipendentemente da razza o da predisposizioni. Il comportamento non è altro che la risultante del continuo interscambio tra individuo e ambiente. La qualità e la durata dell'apprendimento iniziale può avere un significato a lungo termine.
L'apprendimento acquisito durante la fase sensibile non permane fino alla fase adulta del cane, ma richiede che le associazioni siano costantemente confermate e sollecitate. Studi hanno confermato l'esistenza e la durata dei periodi sensibili: in particolare studi effettuati sull'isolamento.
I periodi sensibili del cucciolo: le 4 fasi
Periodo prenatale - dal concepimento alla nascita (giorno -63 al giorno 0)
Si è potuto constatare che il feto risponde agli stimoli che trova nell'ambiente uterino, in particolare si è potuto confermare che il feto al 35mo giorno risponde alla stimolazione tattile che riceve quando si accarezza il ventre materno. Sulla base di questo femmine che sono state accarezzate durante la gravidanza danno alla luce cuccioli più docili in confronto a femmine che non hanno ricevuto queste cure e attenzioni.
Allo stesso modo alti livelli di stress durante la gravidanza possono portare a difficoltà riproduttive dei cuccioli quando saranno futuri adulti.
Il feto entra a contatto con la parete uterina attraverso la regione dorsale, e questo ci permette di capire che il feto può sentire le contrazioni uterine della madre. Studi hanno dimostrato appunto che madri esposte a vari tipi di stress hanno contrazioni in varie regioni (dall'intestino all'utero) e nel cucciolo questo comporta delle rotazioni violente.
Dalla 5a e 6a settimana di gestazione si possono notare dei movimenti di suzione della zampa e del cordone ombelicale. Per questo motivo è possibile stimolare il cucciolo alla percezione del gusto già in ambiente uterino.
Alcune sostanze possono infatti passare la barriera della placenta e entrare quindi in ambiente amniotico; il cucciolo come tutti i mammiferi ingoia e risputa questo liquido iniziando così a percepire le sostanze che ne contiene attraverso il gusto.
Anche lo stress della madre si ripercuote sul cucciolo. Nel sangue circolano diversi ormoni che varia a seconda dello stato di stress della madre e questi si ripercuotono dando origine alla tendenza reattiva a stimoli forti come l'ansia, la paura e l'aggressività del cucciolo.
A tal proposito studi sui topi hanno dimostrato che madri troppo stressate rispetto ad un campione di madri che invece venivano accudite con amore dai ricercatori davano alla luce cuccioli con evidenti reazioni emotive forti e che disturbavano il comportamento esplorativo del cucciolo.
Pageat ritiene che non trovandosi l'ansia nei cromosomi (genetica) possa imprimersi quindi a livello cerebrale nei cuccioli. Ecco perché parliamo di tendenza genetica e tendenza congenita a trasmettere caratteri emozionali dei cani. Madri ansiose dovrebbero essere escluse dal programma di riproduzione perché danno origine a cuccioli ansiosi ma è interessante capire che questo non avviene geneticamente.
Allo stesso modo alti livelli di stress durante la gravidanza possono portare a difficoltà riproduttive dei cuccioli quando saranno futuri adulti.
Il feto entra a contatto con la parete uterina attraverso la regione dorsale, e questo ci permette di capire che il feto può sentire le contrazioni uterine della madre. Studi hanno dimostrato appunto che madri esposte a vari tipi di stress hanno contrazioni in varie regioni (dall'intestino all'utero) e nel cucciolo questo comporta delle rotazioni violente.
Dalla 5a e 6a settimana di gestazione si possono notare dei movimenti di suzione della zampa e del cordone ombelicale. Per questo motivo è possibile stimolare il cucciolo alla percezione del gusto già in ambiente uterino.
Alcune sostanze possono infatti passare la barriera della placenta e entrare quindi in ambiente amniotico; il cucciolo come tutti i mammiferi ingoia e risputa questo liquido iniziando così a percepire le sostanze che ne contiene attraverso il gusto.
Anche lo stress della madre si ripercuote sul cucciolo. Nel sangue circolano diversi ormoni che varia a seconda dello stato di stress della madre e questi si ripercuotono dando origine alla tendenza reattiva a stimoli forti come l'ansia, la paura e l'aggressività del cucciolo.
A tal proposito studi sui topi hanno dimostrato che madri troppo stressate rispetto ad un campione di madri che invece venivano accudite con amore dai ricercatori davano alla luce cuccioli con evidenti reazioni emotive forti e che disturbavano il comportamento esplorativo del cucciolo.
Pageat ritiene che non trovandosi l'ansia nei cromosomi (genetica) possa imprimersi quindi a livello cerebrale nei cuccioli. Ecco perché parliamo di tendenza genetica e tendenza congenita a trasmettere caratteri emozionali dei cani. Madri ansiose dovrebbero essere escluse dal programma di riproduzione perché danno origine a cuccioli ansiosi ma è interessante capire che questo non avviene geneticamente.
Periodo neonatale (dai 0 ai 14 giorni di vita)
Questo periodo ha inizio con la nascita e termina con l'apertura degli occhi dei cuccioli.
Durante i primi giorni di vita i cuccioli hanno limitate capacità. Sono ciechi, sordi, e totalmente dipendenti dalla madre in tutti i loro bisogni.
La parte prefrontale della corteccia cerebrale non è ancora formata, mentre è già sviluppata la parte che riguarda i riflessi adibiti alla sopravvivenza, cioè di cercare calore e nutrimento attraverso il contatto con l'esterno. Il cucciolo non è in grado di termoregolarsi, per questo motivo le madri rimangono il più possibile con i loro piccoli, per scaldarli e mantenerli al sicuro. Per questo motivo molti allevatori utilizzano lampade ad infrarossi per tenere alla temperatura adeguata i cuccioli oppure mantengono la cucciolata in stanze in cui la temperatura sia di 20°C - 25°C.
Il cucciolo per questo motivo ha sviluppato un riflesso detto rooting reflexo che gli consente di cercare e trovare fonti di calore a livello tattile e termico, proprio per questo cercando il morbido contatto della pancia materna dove allo stesso tempo trova cibo e calore.
Le madri in questo periodo svolgono la pulizia del cucciolo per permettergli di evacuare sia pipì che cacca attraverso la stimolazione perianale.
Nel caso in cui la madre non sia presente o impossibilitata a farlo (es. intervento chirurgico) sarà cura dell'allevatore stimolare i cuccioli alla defecazione e alla minzione stimolando quindi la zona perianale. Proprio per questo motivo la cagna colpisce con il naso il fianco del cucciolo per girarlo a pancia all'aria e svolgere così la stimolazione; questa azione permette al cucciolo di capire l'importanza di vivere serenamente e in maniera naturale la posizione definita "di sottomissione" che lo aiuterà a comunicare nel futuro in modo adeguato con i propri simili.
Il cucciolo non ha la capacità di muoversi sulle sue zampe, dunque il solo modo di spostarsi è strisciando e cioè della reptazione. Pian piano i cuccioli acquisiscono muscolatura e competenze tali da strisciare velocemente da una parte all'altra della cassa parto.
In questa fase il cucciolo ha bisogno di essere manipolato e di essere stimolato a livello tattile perché hanno effetti a lungo termine sia sullo sviluppo fisico che su quello comportamentale, comprese la maturazione del sistema nervoso e la capacità di affrontare situazioni nuove e sconosciute, quindi un'apertura positiva all'ambiente che lo circonda.
Proprio per questo motivo i cuccioli vengono manipolati delicatamente inizialmente quando sono attaccati alla mamma e poi via via anche in momenti in cui sono svegli.
Sempre per la termoregolazione assente i cuccioli cercano di stare vicini tra loro anche quando la mamma non è presente, questo consente loro di avere attorno calore e conforto.
Durante i primi giorni di vita i cuccioli hanno limitate capacità. Sono ciechi, sordi, e totalmente dipendenti dalla madre in tutti i loro bisogni.
La parte prefrontale della corteccia cerebrale non è ancora formata, mentre è già sviluppata la parte che riguarda i riflessi adibiti alla sopravvivenza, cioè di cercare calore e nutrimento attraverso il contatto con l'esterno. Il cucciolo non è in grado di termoregolarsi, per questo motivo le madri rimangono il più possibile con i loro piccoli, per scaldarli e mantenerli al sicuro. Per questo motivo molti allevatori utilizzano lampade ad infrarossi per tenere alla temperatura adeguata i cuccioli oppure mantengono la cucciolata in stanze in cui la temperatura sia di 20°C - 25°C.
Il cucciolo per questo motivo ha sviluppato un riflesso detto rooting reflexo che gli consente di cercare e trovare fonti di calore a livello tattile e termico, proprio per questo cercando il morbido contatto della pancia materna dove allo stesso tempo trova cibo e calore.
Le madri in questo periodo svolgono la pulizia del cucciolo per permettergli di evacuare sia pipì che cacca attraverso la stimolazione perianale.
Nel caso in cui la madre non sia presente o impossibilitata a farlo (es. intervento chirurgico) sarà cura dell'allevatore stimolare i cuccioli alla defecazione e alla minzione stimolando quindi la zona perianale. Proprio per questo motivo la cagna colpisce con il naso il fianco del cucciolo per girarlo a pancia all'aria e svolgere così la stimolazione; questa azione permette al cucciolo di capire l'importanza di vivere serenamente e in maniera naturale la posizione definita "di sottomissione" che lo aiuterà a comunicare nel futuro in modo adeguato con i propri simili.
Il cucciolo non ha la capacità di muoversi sulle sue zampe, dunque il solo modo di spostarsi è strisciando e cioè della reptazione. Pian piano i cuccioli acquisiscono muscolatura e competenze tali da strisciare velocemente da una parte all'altra della cassa parto.
In questa fase il cucciolo ha bisogno di essere manipolato e di essere stimolato a livello tattile perché hanno effetti a lungo termine sia sullo sviluppo fisico che su quello comportamentale, comprese la maturazione del sistema nervoso e la capacità di affrontare situazioni nuove e sconosciute, quindi un'apertura positiva all'ambiente che lo circonda.
Proprio per questo motivo i cuccioli vengono manipolati delicatamente inizialmente quando sono attaccati alla mamma e poi via via anche in momenti in cui sono svegli.
Sempre per la termoregolazione assente i cuccioli cercano di stare vicini tra loro anche quando la mamma non è presente, questo consente loro di avere attorno calore e conforto.
Periodo di transizione (dal 15mo giorno al 21mo giorno di vita)
In questa fase il cucciolo matura il suo sistema nervoso e si prepara a conoscere il mondo che lo circonda!
Inizia quindi ad udire i suoni (apertura del canale uditivo) e a vedere la luce (apertura degli occhi), inizia a muoversi nello spazio conoscendo i propri fratelli di cucciolata e inizia ad essere presente il controllo volontario della minzione ed evacuazione.
Si capisce quindi che il cucciolo agisce sull'ambiente e inizia a sviluppare differenze nelle risposte agli stimoli: si sviluppa il comportamento vero e proprio. Via libera alla conoscenza e alla prima fase di vera indipendenza dalla mamma!
Ovviamente per quanto riguarda l'apertura degli occhi servono dei giorni per portare alla piena e completa maturazione della retina con la capacità di vedere sia da vicino che da lontano tutto ciò che lo circonda.
L'allevatore in questa fase inizia ad inserire nella cassa parto oggetti con forme e colori differenti per permettere al cucciolo l'allenamento visivo.
Gli occhi canini , in quanto animale predatore, sono molto adatti a veder elo spostamento di oggetti. Per questo motivo vengono forniti ai cuccioli palline e cose in movimento.
L'udito si sviluppa a poco a poco. Sono presenti timpano e il condotto visivo risulta essere aperto, mentre manca la connessione tra l'orecchio, cioè l'organo adibito alla recezione delle informazioni uditive, e la corteccia temporale adibita alla interpretazione dei suoni. Infatti in questa fase il cucciolo inizia a captare e interpretare suoni e rumori che acquisisce intorno a sè. Importante anche qui far vivere ai cani da subito l'ambiente di vita futura, cioè quello della casa, in modo da familiarizzare naturalmente con i rumori e i suoni (es. aspirapolvere, phon, sciacquone, ecc.).
Come per la stimolazione visiva anche quella uditiva gioca un ruolo importante la madre verso cui il cucciolo si confronta e interagisce con il mondo captandone emozioni positive e negative. Madri che per natura si affidano molto all'uomo saranno esempi di sicurezza verso l'uomo anche per i propri figli.
Alla nascita i suoni emessi dai cuccioli sono pressoché uguali e non si differenziano per richieste, mentre dalla 2a settimana si nota una richiesta diversa a seconda del messaggio che il piccolo invia alla madre.
In questa fase il sonno rappresenta ancora la maggiore occupazione del cucciolo, ma inizia la vera alternanza tra il sonno e la veglia che permetterà di cambiare il ritmo di vita dell'animale. Il sonno si suddivide in due tipologie: sonno lento in cui l'attività cerebrale rallenta e il sonno rapido quando però l'attività cerebrale lavora come se fosse sveglio e il cane di fatto sogna.
Proprio in questa fase il cucciolo accorcia sempre di più il periodo del sonno rapido (in cui sogna) a favore di quello lento raggiungendo alla fine una fase del sonno simile a quella che avrà da adulto cioè cicli del sonno brevi.
Il cucciolo è sempre più capace di muoversi con sicurezza sulle sue zampe sollevandosi da solo e avendo anche più controllo dell'apparato muscolare muovendo con consapevolezza anche la coda e il muso.
Possiamo affermare quindi che questa fase di transizione permette al cucciolo di acquisire totalmente l'indipendenza e le capacità di comunicazione con i propri simili, importante poi nella fase di socializzazione.
Sempre ora il cucciolo potendo vedere, muoversi, ascoltare rinforza il legame di attaccamento con la madre scoprendo proprio di essere lui stesso "un cane". Questa fase è chiamata impregnazione o imprinting come Konrad Lorenz descrisse nel suo celebre esperimento con le oche che ci insegna che gli animali nonostante la predisposizione genetica attribuita ad essi non ha fondamento, ovvero quando si nasce si nasce non sapendo ciò che si è ma occorre impararlo.
Nel dialogo con la madre si scopre un elemento essenziale: i feromoni, cioè sostanze in grado di stimolare e generare delle risposte. Nella fase legata alla nascita dei piccoli si è ipotizzato che la madre produca naturalmente dei feromoni detti d'adozione che servirebbero nei 2-3 giorni successivi al parto a creare il legame materno verso la prole. Al contempo la madre produce nella zona mammellare dei feromoni calmanti necessari a creare un legame con il cucciolo che riconoscerà in lei l'essere calmante e rassicurante fonte di cibo e calore.
In questa fase è importante non separare madre-cuccioli in quanto proprio in virtù del legame di attaccamento alla madre il cucciolo trovi sicurezza e conforto nella figura materna. E' stato dimostrato infatti che un allontanamento della madre può portare a sofferenza per i piccoli.
Alcuni allevatori separano proprio in questa fase i cuccioli dalla madre per "ottimizzare" la crescita dei piccoli a favore di svezzamento precoce e un recupero migliore della madre portando quindi a danni fortemente irreparabili per madre e figli.
Secondo lo studio condotto da Fox negli anni '60, che aveva nutrito una cucciolata esclusivamente a biberon senza madre per 3/4 mesi, dopo aver reintrodotto i cuccioli nel branco di cani notò che questi venivano rifiutati in quanto incapaci di adattarsi alla specie canina.
Un altro gruppo di cuccioli nello stesso esperimento veniva accudito da umani con più attenzioni e stabilendo un legame con l'umano appunto un legame di attaccamento con esso. Questo stesso gruppo di cani reintrodotto in un gruppo di cani aveva avuto difficoltà nel stabilire una relazione con gli altri cani, ma adattandosi alla fine al contesto costituito dalla stessa specie. Da questo esperimento si evince quindi l'importanza per i cuccioli di stabilire un legame di attaccamento che permette di avere una sicurezza proprio in un periodo in cui esplora e si confronta con il mondo che lo circonda.
Una volta consolidato il legame di attaccamento madre figlio il cucciolo avrà la sicurezza che gli permetterà di esplorare e allontanarsi pian piano da lei a favore della curiosità e del mondo che lo circonda. Questo tipo di comportamento viene chiamato "esplorazione a stella" e appunto evidenzia un allontanamento dalla madre sempre più allargato con un ritorno da lei immediato alla ricerca del contatto e della rassicurazione materna.
Possiamo affermare quindi che affinché crescano cuccioli sicuri del mondo e delle relazioni tra individui della stessa specie e con noi umani che ricevano cure e attenzioni dalla madre stessa. E' importante che non rimangano soli in questa fase delicata.
Inizia quindi ad udire i suoni (apertura del canale uditivo) e a vedere la luce (apertura degli occhi), inizia a muoversi nello spazio conoscendo i propri fratelli di cucciolata e inizia ad essere presente il controllo volontario della minzione ed evacuazione.
Si capisce quindi che il cucciolo agisce sull'ambiente e inizia a sviluppare differenze nelle risposte agli stimoli: si sviluppa il comportamento vero e proprio. Via libera alla conoscenza e alla prima fase di vera indipendenza dalla mamma!
Ovviamente per quanto riguarda l'apertura degli occhi servono dei giorni per portare alla piena e completa maturazione della retina con la capacità di vedere sia da vicino che da lontano tutto ciò che lo circonda.
L'allevatore in questa fase inizia ad inserire nella cassa parto oggetti con forme e colori differenti per permettere al cucciolo l'allenamento visivo.
Gli occhi canini , in quanto animale predatore, sono molto adatti a veder elo spostamento di oggetti. Per questo motivo vengono forniti ai cuccioli palline e cose in movimento.
L'udito si sviluppa a poco a poco. Sono presenti timpano e il condotto visivo risulta essere aperto, mentre manca la connessione tra l'orecchio, cioè l'organo adibito alla recezione delle informazioni uditive, e la corteccia temporale adibita alla interpretazione dei suoni. Infatti in questa fase il cucciolo inizia a captare e interpretare suoni e rumori che acquisisce intorno a sè. Importante anche qui far vivere ai cani da subito l'ambiente di vita futura, cioè quello della casa, in modo da familiarizzare naturalmente con i rumori e i suoni (es. aspirapolvere, phon, sciacquone, ecc.).
Come per la stimolazione visiva anche quella uditiva gioca un ruolo importante la madre verso cui il cucciolo si confronta e interagisce con il mondo captandone emozioni positive e negative. Madri che per natura si affidano molto all'uomo saranno esempi di sicurezza verso l'uomo anche per i propri figli.
Alla nascita i suoni emessi dai cuccioli sono pressoché uguali e non si differenziano per richieste, mentre dalla 2a settimana si nota una richiesta diversa a seconda del messaggio che il piccolo invia alla madre.
In questa fase il sonno rappresenta ancora la maggiore occupazione del cucciolo, ma inizia la vera alternanza tra il sonno e la veglia che permetterà di cambiare il ritmo di vita dell'animale. Il sonno si suddivide in due tipologie: sonno lento in cui l'attività cerebrale rallenta e il sonno rapido quando però l'attività cerebrale lavora come se fosse sveglio e il cane di fatto sogna.
Proprio in questa fase il cucciolo accorcia sempre di più il periodo del sonno rapido (in cui sogna) a favore di quello lento raggiungendo alla fine una fase del sonno simile a quella che avrà da adulto cioè cicli del sonno brevi.
Il cucciolo è sempre più capace di muoversi con sicurezza sulle sue zampe sollevandosi da solo e avendo anche più controllo dell'apparato muscolare muovendo con consapevolezza anche la coda e il muso.
Possiamo affermare quindi che questa fase di transizione permette al cucciolo di acquisire totalmente l'indipendenza e le capacità di comunicazione con i propri simili, importante poi nella fase di socializzazione.
Sempre ora il cucciolo potendo vedere, muoversi, ascoltare rinforza il legame di attaccamento con la madre scoprendo proprio di essere lui stesso "un cane". Questa fase è chiamata impregnazione o imprinting come Konrad Lorenz descrisse nel suo celebre esperimento con le oche che ci insegna che gli animali nonostante la predisposizione genetica attribuita ad essi non ha fondamento, ovvero quando si nasce si nasce non sapendo ciò che si è ma occorre impararlo.
Nel dialogo con la madre si scopre un elemento essenziale: i feromoni, cioè sostanze in grado di stimolare e generare delle risposte. Nella fase legata alla nascita dei piccoli si è ipotizzato che la madre produca naturalmente dei feromoni detti d'adozione che servirebbero nei 2-3 giorni successivi al parto a creare il legame materno verso la prole. Al contempo la madre produce nella zona mammellare dei feromoni calmanti necessari a creare un legame con il cucciolo che riconoscerà in lei l'essere calmante e rassicurante fonte di cibo e calore.
In questa fase è importante non separare madre-cuccioli in quanto proprio in virtù del legame di attaccamento alla madre il cucciolo trovi sicurezza e conforto nella figura materna. E' stato dimostrato infatti che un allontanamento della madre può portare a sofferenza per i piccoli.
Alcuni allevatori separano proprio in questa fase i cuccioli dalla madre per "ottimizzare" la crescita dei piccoli a favore di svezzamento precoce e un recupero migliore della madre portando quindi a danni fortemente irreparabili per madre e figli.
Secondo lo studio condotto da Fox negli anni '60, che aveva nutrito una cucciolata esclusivamente a biberon senza madre per 3/4 mesi, dopo aver reintrodotto i cuccioli nel branco di cani notò che questi venivano rifiutati in quanto incapaci di adattarsi alla specie canina.
Un altro gruppo di cuccioli nello stesso esperimento veniva accudito da umani con più attenzioni e stabilendo un legame con l'umano appunto un legame di attaccamento con esso. Questo stesso gruppo di cani reintrodotto in un gruppo di cani aveva avuto difficoltà nel stabilire una relazione con gli altri cani, ma adattandosi alla fine al contesto costituito dalla stessa specie. Da questo esperimento si evince quindi l'importanza per i cuccioli di stabilire un legame di attaccamento che permette di avere una sicurezza proprio in un periodo in cui esplora e si confronta con il mondo che lo circonda.
Una volta consolidato il legame di attaccamento madre figlio il cucciolo avrà la sicurezza che gli permetterà di esplorare e allontanarsi pian piano da lei a favore della curiosità e del mondo che lo circonda. Questo tipo di comportamento viene chiamato "esplorazione a stella" e appunto evidenzia un allontanamento dalla madre sempre più allargato con un ritorno da lei immediato alla ricerca del contatto e della rassicurazione materna.
Possiamo affermare quindi che affinché crescano cuccioli sicuri del mondo e delle relazioni tra individui della stessa specie e con noi umani che ricevano cure e attenzioni dalla madre stessa. E' importante che non rimangano soli in questa fase delicata.
Periodo della socializzazione (tra i 21/28 giorni di vita e i 18 mesi)
E' una fase che inizia con l'apertura verso il mondo e il confronto con i fratelli della cucciolata e finisce con la pubertà.
Da questo momento inizia l'avventura dell'indipendenza e la ricerca di instaurare delle relazioni con simili. Appunto perché la madre e i fratelli sono il primo passaggio naturale della crescita di un cucciolo serve che siano presenti questi elementi affinché la madre possa permettere di svolgere il ruolo di mediatrice delle relazioni e dei comportamenti dei figli.
Dalla fase precedente i cuccioli hanno aperto i canali di recezione del mondo e di comunicazione con esso; è quindi iniziato il processo di "mielinizzazione" del sistema nervoso per cui i processi di apprendimento diventano sempre più veloci e i cuccioli da questa fase in poi crescono velocemente. Riducono i contatti con la madre, aumentano i giochi fra fratelli, i segnali di comunicazione diventano espressioni sempre più evidenti con scondinzolii, guaiti, morsicature, sono dei veri "piccoli cani" a tutti gli effetti. Inizia quindi il vero confronto dell'efficacia dei comportamenti che hanno rapportandosi con i fratelli, si mordono per conoscere l'efficacia della chiusura dentale e il fratello che subisce guaisce per farsi capire del dolore che prova e talvolta la mamma interviene per bloccare l'azione del morsicatore. Verso la 5a settimana i cuccioli corrono tutti assieme, mentre alla 7a settimana i cuccioli si coalizzano verso il fratello più debole e nella 8a settimana i cuccioli vengono ceduti ai futuri proprietari.
Potete capire che il sistema di apprendimento del cucciolo in questa fase è facilitato e molto rapido e veloce e per l'appunto necessita di sperimentare in un gruppo composto da simili e soprattutto con la madre e i fratelli di cucciolata.
Detto questo sembrerebbe che la componente genetica incida solo il 20% nella manifestazione dei comportamenti del cucciolo a favore della componente ambientale che sembra quindi agire in maniera molto importante sullo sviluppo dei cani.
Nella fase della socializzazione non avvengo cambiamenti evidenti nei comportamenti già acquisiti dai cuccioli stessi, ciò che cambia è l'ingresso nelle future case e l'alimentazione che passa dal latte materno al cibo solido. Appunto in questo momento i cuccioli iniziano a sviluppare la dentatura provvisoria.
La madre che allatta ancora i cuccioli al seno interrompe il cucciolo che utilizza i denti in modo improprio bloccando quindi la suzione del cucciolo ma allo stesso tempo anche dei fratelli e comincia quindi la vera inibizione al morso. Questo comportamento sarà confermato poi dalle prime interazioni con i fratelli in cui il morso più stretto porta il fratello che subisce a guaire e alla madre di intervenire interrompendo il gioco tra fratelli. Il cucciolo capisce quindi fin dove può "spingersi" a mordere e quanto mordere sia efficace. Non è strano vedere i cuccioli che giocano con la madre stessa mordicchiandola sulle orecchie, sulla coda, sulle zampe e la stessa che interrompe il cucciolo ringhiando oppure trovando nuove strategie per interrompere quel comportamento. La madre come si evince gioca un ruolo importante e fondamentale nell'apprendimento dei comportamenti dei figli. Per una corretta comunicazione è importante la capacità di dare e di interpretare i segnali appropriati di pacificazione, di avvertimento del pericolo e di un atteggiamento funzionale a ridurre l'aggressività in queste situazioni.
L'importanza della presenza di cani adulti consente ai cuccioli di capire i segnali di arresto e di riappacificazione utili in futuro per confrontarsi con altri simili. Talvolta la madre o i soggetti conviventi adulti possono arrivare a bloccare il cucciolo con reazioni fisiche in cui di fatto tengono fermo il muso del cucciolo tra i loro denti. Non sono reazioni da inibire o da preoccupare, bensì normali reazioni di stop al cucciolo in risposta ad un comportamento ritenuto non adeguato dai suoi simili. Il cucciolo a sua volta imparerà una lezione fondamentale, quella di sospendere il comportamento non opportuno e di adottare poi dei comportamenti (che un tempo avremmo chiamato di sottomissione) di comprensione del problema e di scusa a favore poi dei comportamenti di riappacificazione. Queste reazioni di paura del cucciolo e di umiltà nel comprendere l'errore e la ricerca delle scuse verso l'adulto sono comportamenti SANI e da ELOGIARE.
Anche nel piccolo branco della cucciolata si instaurano delle situazioni di confronto di fronte a delle risorse importanti come il cibo. In particolare capita molto spesso che la madre, come farebbe in natura per svezzare i propri piccoli, rigurgiti il cibo assimilato da lei facendo si che possano usufruirne i figli. In un contesto del genere non ci sono ciotole separate ma c'è una "lotta interna" nella ricerca di chi avrà il trofeo più ambito. Qui emergono i caratteri più forti nella cucciolata il cucciolo più scaltro che ruba prima, il cucciolo furbo che instaura un'accerchiamento al fratello, il cucciolo che si impossessa del trofeo e ringhia a tutti gli altri intimandogli a stare alla larga. Queste sono scene di vita di un normale branco di cani, ciascuno con delle caratteristiche prevalenti che mette in atto in situazioni utili al confronto con i propri simili.
Durante il periodo della socializzazione è importante che i cuccioli conoscano l'inibizione al morso.
In questa fase il cucciolo inizia ad imparare a tenersi pulito. Ma per quanto ci riguarda la concezione della pulizia non ha la stessa valenza che ha per noi umani. Per un cane essere pulito significa non sporcare nella zona dove dorme. La pulizia implica un controllo dello sfintere che all'inizio è possibile solo di giorno, mentre da circa il 4o mese riuscirà a controllare anche di notte. Ovviamente anche per lo sporcare nei luoghi idonei più il cane sarà rinforzato in maniera positiva più sarà consolidato e il risultato sarà stabile nel tempo.
Sempre e dico sempre dovranno essere rinforzati i comportamenti positivi e più saranno consolidati i comportamenti a favore di quelli che non ci piacciono. Un cane è portato a compiacere l'umano e rinforzare positivamente darà maggiori frutti che picchiare il cane senza che ne capisca il motivo per cui lo facciamo.
Solitamente il cucciolo sporca dopo mangiato, dopo aver giocato e da appena sveglio e questi sono momenti in cui dobbiamo vigilare sul cane anticipandone i comportamenti e portandolo da subito in giardino. Ovviamente non appena ha terminato di sporcare il cane va lodato e se possibile premiato. Questo tipo di azioni (lodi verbali e premi) porterà presto a consolidare il rito di sporcare fuori in giardino senza stress o traumi per cane e proprietario.
Ultimo argomento è la fase di distacco dalla mamma e dal branco dei fratelli per entrare nella nuova casa. Questo momento è comprensibilmente disorientante per il cucciolo che si trova di fatto a stravolgere la propria vita ed ad essere di fatto da solo in un territorio sconosciuto.
Come abbiamo già detto il legame di attaccamento con la madre si interrompe a favore di un nuovo legame che dovrà consolidarsi nel tempo: quello con il proprietario. Proprio per questo motivo occorre che il cucciolo trovi accoglienza e comprensione della nuova dimensione che lui stesso non ha scelto ma che gli è a tutti gli effetti capitato. Trovare comprensione e rassicurazione permetterà al cucciolo di identificare nell'umano anche la nuova figura di riferimento e in breve tempo di acquisire quella sicurezza che aveva a casa con la madre stessa.
Per questi motivi è caldamente consigliato che il cucciolo la prima notte senta la vicinanza con il proprietario e non debba subire la lontananza e l'allontanamento proprio in un momento così delicato e difficile. Allo stesso modo l'allevatore deve, vedendo crescere il cucciolo e avendolo sotto i propri occhi visto crescere e maturare nel tempo osservando anche i lati del suo carattere, identificare il "giusto" momento di separazione dalla mamma e dal branco di casa a favore della nuova vita. Per questo motivo ci dovrebbe essere sinergia tra allevatore e proprietario nel primo periodo di inserimento. Per questo motivo vigilare sulla nuova relazione con il proprietario permette all'allevatore di trasmettere le informazioni sul carattere del cucciolo e sui giusti tempi di interazione con il mondo che lo circonda piuttosto che consigliare le corrette modalità di interazione stessa con il cucciolo in casa. Questo a favore del proprietario e a favore del cane che troverà il distacco da casa meno traumatico perché simile negli approcci nei ritmi a quello della precedente casa in cui è nato e cresciuto.
La comunicazione con il cane è importante. Se il cucciolo viene rinforzato scorrettamente dal proprietario non capirà il senso stesso del suo comportamento entrando in uno stato di confusione tale che non rafforzerà il legame tra i due.
Un esempio di scorretta comunicazione cane-proprietario può essere il distacco. Un cucciolo è normalmente predisposto a seguirci ovunque andiamo in ogni stanza, ma questo di per se non è un bene. A poco a poco dovrà abituarsi ad attendere anche se per poco tempo, ma fuori dalla stanza.
In natura i cani vivono serenamente il distacco con i loro simili e anzi, la mamma favorisce il distacco e l'autonomia dei cuccioli. Questo comportamento di rassicurazione del proprietario nei confronti del cucciolo può portare allo sviluppo di un problema come l'ansia da separazione che talvolta necessita di cure adeguate.
Un altro processo che si deve manifestare durante la socializzazione è l'abituazione, ovvero la capacità di adattarsi a diversi contesti in cui viene esposto. Questo gli permetterà di vivere serenamente ogni situazione che si troverà ad affrontare. Per allenare questa abilità serve esporre i cuccioli a stimoli ambientali e esterni dei più disparati, compresa la manipolazione da parte di persone differenti.
Per questo motivo l'allevatore, conoscendo il duro percorso di crescita del cucciolo, sottopone le cucciolate a tanti stimoli differenti per permettere a tutti i cuccioli di conoscere serenamente il mondo che lo circonda facendo esperienze il più possibile positive e rinforzando in lui la consapevolezza che le novità non siano ostacoli ma occasioni di affrontare il mondo. Punti di vista, ma la visione di una novità in quanto paura o di opportunità per appagare la curiosità ci rende diversi alla vita stessa.
Queste occasioni di confronto con il mondo possono continuare anche dopo l'adozione del cucciolo quando il proprietario frequenta un centro cinofilo o partecipa ad occasioni come le puppy-class o classi per cuccioli in cui i cani si confrontano con altri simili in contesti adeguati e con persone esperte a maneggiare cuccioli stessi.
Altra occasione importante è il controllo dal veterinario in cui a presenza di altri cani in ambulatorio o l'essere maneggiato da uno sconosciuto in un ambiente ricco di stimoli e odori non del tutto positivi possono creare timore e difficoltà nel cucciolo. Consigliamo caldamente dopo la prima settimana di inserimento nella nuova casa un appuntamento dal veterinario per un controllo sul cucciolo vissuta senza preoccupazione ma con curiosità dal cucciolo stesso.
Come in ogni relazione anche in quella con il cane una conoscenza dell'altro unita ad una curiosità e conoscenza della specie stessa e della comunicazione corretta permetterà di creare un legame unico per entrambi, cane e proprietario a favore di una vita vissuta in due.
Da questo momento inizia l'avventura dell'indipendenza e la ricerca di instaurare delle relazioni con simili. Appunto perché la madre e i fratelli sono il primo passaggio naturale della crescita di un cucciolo serve che siano presenti questi elementi affinché la madre possa permettere di svolgere il ruolo di mediatrice delle relazioni e dei comportamenti dei figli.
Dalla fase precedente i cuccioli hanno aperto i canali di recezione del mondo e di comunicazione con esso; è quindi iniziato il processo di "mielinizzazione" del sistema nervoso per cui i processi di apprendimento diventano sempre più veloci e i cuccioli da questa fase in poi crescono velocemente. Riducono i contatti con la madre, aumentano i giochi fra fratelli, i segnali di comunicazione diventano espressioni sempre più evidenti con scondinzolii, guaiti, morsicature, sono dei veri "piccoli cani" a tutti gli effetti. Inizia quindi il vero confronto dell'efficacia dei comportamenti che hanno rapportandosi con i fratelli, si mordono per conoscere l'efficacia della chiusura dentale e il fratello che subisce guaisce per farsi capire del dolore che prova e talvolta la mamma interviene per bloccare l'azione del morsicatore. Verso la 5a settimana i cuccioli corrono tutti assieme, mentre alla 7a settimana i cuccioli si coalizzano verso il fratello più debole e nella 8a settimana i cuccioli vengono ceduti ai futuri proprietari.
Potete capire che il sistema di apprendimento del cucciolo in questa fase è facilitato e molto rapido e veloce e per l'appunto necessita di sperimentare in un gruppo composto da simili e soprattutto con la madre e i fratelli di cucciolata.
Detto questo sembrerebbe che la componente genetica incida solo il 20% nella manifestazione dei comportamenti del cucciolo a favore della componente ambientale che sembra quindi agire in maniera molto importante sullo sviluppo dei cani.
Nella fase della socializzazione non avvengo cambiamenti evidenti nei comportamenti già acquisiti dai cuccioli stessi, ciò che cambia è l'ingresso nelle future case e l'alimentazione che passa dal latte materno al cibo solido. Appunto in questo momento i cuccioli iniziano a sviluppare la dentatura provvisoria.
La madre che allatta ancora i cuccioli al seno interrompe il cucciolo che utilizza i denti in modo improprio bloccando quindi la suzione del cucciolo ma allo stesso tempo anche dei fratelli e comincia quindi la vera inibizione al morso. Questo comportamento sarà confermato poi dalle prime interazioni con i fratelli in cui il morso più stretto porta il fratello che subisce a guaire e alla madre di intervenire interrompendo il gioco tra fratelli. Il cucciolo capisce quindi fin dove può "spingersi" a mordere e quanto mordere sia efficace. Non è strano vedere i cuccioli che giocano con la madre stessa mordicchiandola sulle orecchie, sulla coda, sulle zampe e la stessa che interrompe il cucciolo ringhiando oppure trovando nuove strategie per interrompere quel comportamento. La madre come si evince gioca un ruolo importante e fondamentale nell'apprendimento dei comportamenti dei figli. Per una corretta comunicazione è importante la capacità di dare e di interpretare i segnali appropriati di pacificazione, di avvertimento del pericolo e di un atteggiamento funzionale a ridurre l'aggressività in queste situazioni.
L'importanza della presenza di cani adulti consente ai cuccioli di capire i segnali di arresto e di riappacificazione utili in futuro per confrontarsi con altri simili. Talvolta la madre o i soggetti conviventi adulti possono arrivare a bloccare il cucciolo con reazioni fisiche in cui di fatto tengono fermo il muso del cucciolo tra i loro denti. Non sono reazioni da inibire o da preoccupare, bensì normali reazioni di stop al cucciolo in risposta ad un comportamento ritenuto non adeguato dai suoi simili. Il cucciolo a sua volta imparerà una lezione fondamentale, quella di sospendere il comportamento non opportuno e di adottare poi dei comportamenti (che un tempo avremmo chiamato di sottomissione) di comprensione del problema e di scusa a favore poi dei comportamenti di riappacificazione. Queste reazioni di paura del cucciolo e di umiltà nel comprendere l'errore e la ricerca delle scuse verso l'adulto sono comportamenti SANI e da ELOGIARE.
Anche nel piccolo branco della cucciolata si instaurano delle situazioni di confronto di fronte a delle risorse importanti come il cibo. In particolare capita molto spesso che la madre, come farebbe in natura per svezzare i propri piccoli, rigurgiti il cibo assimilato da lei facendo si che possano usufruirne i figli. In un contesto del genere non ci sono ciotole separate ma c'è una "lotta interna" nella ricerca di chi avrà il trofeo più ambito. Qui emergono i caratteri più forti nella cucciolata il cucciolo più scaltro che ruba prima, il cucciolo furbo che instaura un'accerchiamento al fratello, il cucciolo che si impossessa del trofeo e ringhia a tutti gli altri intimandogli a stare alla larga. Queste sono scene di vita di un normale branco di cani, ciascuno con delle caratteristiche prevalenti che mette in atto in situazioni utili al confronto con i propri simili.
Durante il periodo della socializzazione è importante che i cuccioli conoscano l'inibizione al morso.
In questa fase il cucciolo inizia ad imparare a tenersi pulito. Ma per quanto ci riguarda la concezione della pulizia non ha la stessa valenza che ha per noi umani. Per un cane essere pulito significa non sporcare nella zona dove dorme. La pulizia implica un controllo dello sfintere che all'inizio è possibile solo di giorno, mentre da circa il 4o mese riuscirà a controllare anche di notte. Ovviamente anche per lo sporcare nei luoghi idonei più il cane sarà rinforzato in maniera positiva più sarà consolidato e il risultato sarà stabile nel tempo.
Sempre e dico sempre dovranno essere rinforzati i comportamenti positivi e più saranno consolidati i comportamenti a favore di quelli che non ci piacciono. Un cane è portato a compiacere l'umano e rinforzare positivamente darà maggiori frutti che picchiare il cane senza che ne capisca il motivo per cui lo facciamo.
Solitamente il cucciolo sporca dopo mangiato, dopo aver giocato e da appena sveglio e questi sono momenti in cui dobbiamo vigilare sul cane anticipandone i comportamenti e portandolo da subito in giardino. Ovviamente non appena ha terminato di sporcare il cane va lodato e se possibile premiato. Questo tipo di azioni (lodi verbali e premi) porterà presto a consolidare il rito di sporcare fuori in giardino senza stress o traumi per cane e proprietario.
Ultimo argomento è la fase di distacco dalla mamma e dal branco dei fratelli per entrare nella nuova casa. Questo momento è comprensibilmente disorientante per il cucciolo che si trova di fatto a stravolgere la propria vita ed ad essere di fatto da solo in un territorio sconosciuto.
Come abbiamo già detto il legame di attaccamento con la madre si interrompe a favore di un nuovo legame che dovrà consolidarsi nel tempo: quello con il proprietario. Proprio per questo motivo occorre che il cucciolo trovi accoglienza e comprensione della nuova dimensione che lui stesso non ha scelto ma che gli è a tutti gli effetti capitato. Trovare comprensione e rassicurazione permetterà al cucciolo di identificare nell'umano anche la nuova figura di riferimento e in breve tempo di acquisire quella sicurezza che aveva a casa con la madre stessa.
Per questi motivi è caldamente consigliato che il cucciolo la prima notte senta la vicinanza con il proprietario e non debba subire la lontananza e l'allontanamento proprio in un momento così delicato e difficile. Allo stesso modo l'allevatore deve, vedendo crescere il cucciolo e avendolo sotto i propri occhi visto crescere e maturare nel tempo osservando anche i lati del suo carattere, identificare il "giusto" momento di separazione dalla mamma e dal branco di casa a favore della nuova vita. Per questo motivo ci dovrebbe essere sinergia tra allevatore e proprietario nel primo periodo di inserimento. Per questo motivo vigilare sulla nuova relazione con il proprietario permette all'allevatore di trasmettere le informazioni sul carattere del cucciolo e sui giusti tempi di interazione con il mondo che lo circonda piuttosto che consigliare le corrette modalità di interazione stessa con il cucciolo in casa. Questo a favore del proprietario e a favore del cane che troverà il distacco da casa meno traumatico perché simile negli approcci nei ritmi a quello della precedente casa in cui è nato e cresciuto.
La comunicazione con il cane è importante. Se il cucciolo viene rinforzato scorrettamente dal proprietario non capirà il senso stesso del suo comportamento entrando in uno stato di confusione tale che non rafforzerà il legame tra i due.
Un esempio di scorretta comunicazione cane-proprietario può essere il distacco. Un cucciolo è normalmente predisposto a seguirci ovunque andiamo in ogni stanza, ma questo di per se non è un bene. A poco a poco dovrà abituarsi ad attendere anche se per poco tempo, ma fuori dalla stanza.
In natura i cani vivono serenamente il distacco con i loro simili e anzi, la mamma favorisce il distacco e l'autonomia dei cuccioli. Questo comportamento di rassicurazione del proprietario nei confronti del cucciolo può portare allo sviluppo di un problema come l'ansia da separazione che talvolta necessita di cure adeguate.
Un altro processo che si deve manifestare durante la socializzazione è l'abituazione, ovvero la capacità di adattarsi a diversi contesti in cui viene esposto. Questo gli permetterà di vivere serenamente ogni situazione che si troverà ad affrontare. Per allenare questa abilità serve esporre i cuccioli a stimoli ambientali e esterni dei più disparati, compresa la manipolazione da parte di persone differenti.
Per questo motivo l'allevatore, conoscendo il duro percorso di crescita del cucciolo, sottopone le cucciolate a tanti stimoli differenti per permettere a tutti i cuccioli di conoscere serenamente il mondo che lo circonda facendo esperienze il più possibile positive e rinforzando in lui la consapevolezza che le novità non siano ostacoli ma occasioni di affrontare il mondo. Punti di vista, ma la visione di una novità in quanto paura o di opportunità per appagare la curiosità ci rende diversi alla vita stessa.
Queste occasioni di confronto con il mondo possono continuare anche dopo l'adozione del cucciolo quando il proprietario frequenta un centro cinofilo o partecipa ad occasioni come le puppy-class o classi per cuccioli in cui i cani si confrontano con altri simili in contesti adeguati e con persone esperte a maneggiare cuccioli stessi.
Altra occasione importante è il controllo dal veterinario in cui a presenza di altri cani in ambulatorio o l'essere maneggiato da uno sconosciuto in un ambiente ricco di stimoli e odori non del tutto positivi possono creare timore e difficoltà nel cucciolo. Consigliamo caldamente dopo la prima settimana di inserimento nella nuova casa un appuntamento dal veterinario per un controllo sul cucciolo vissuta senza preoccupazione ma con curiosità dal cucciolo stesso.
Come in ogni relazione anche in quella con il cane una conoscenza dell'altro unita ad una curiosità e conoscenza della specie stessa e della comunicazione corretta permetterà di creare un legame unico per entrambi, cane e proprietario a favore di una vita vissuta in due.
Elisabetta Bano
Bibliografia
- M. W. FOX, Canin Behavior, Charles C. Thomas Publisher, Springfield,1965.
- P. PAGEAT, Pathologie du comportement du chien, II edizione, Ed. Le point vétérinaire, Parigi, 1998.
- K. LORENZ, E l’uomo incontrò il cane, Adelphi, Milano, 1996.
- K. LORENZ, L’altra faccia dello specchio, Adelphi, Milano, 1974.
- R. MARCHESINI, L’identità del cane, Apèiron, Bologna, 2004.
- R. MARCHESINI, Pedagogia cinofila, Introduzione all'approccio cognitivo zooantropologico, Oasi Alberto Perdisa, Bologna, 2007.